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Mastoplastica additiva

La mastoplastica additiva, più comunemente nota come chirurgia di aumento del volume del seno, è uno degli interventi maggiormente richiesti in chirurgia estetica. Consente di modificare la forma e le dimensioni di un seno troppo piccolo o di correggere un’asimmetria mammaria, migliorando l’armonia del corpo e il proprio senso di autostima.

Indicazioni

L’intervento di mastoplastica additiva è indicato per le donne che desiderano:
-rendere più proporzionato e voluminoso il proprio seno rispetto al corpo.
-ridare forma e volume ad un seno che si è sciupato con la gravidanza e l’allattamento.
-correggere un’asimmetria mammaria, cioè migliorare una differenza di volume tra le due mammelle.

Non esistono limiti di età per sottoporsi a questo tipo di intervento, ma è preferibile attendere il completo sviluppo del seno che avviene generalmente intorno alla maggiore età.
La mastoplastica additiva può essere eseguita da sola o in associazione ad altre tecniche chirurgiche quali la mastopessi, l’addominoplastica, la liposuzione o altri interventi di chirurgia estetica

Rischi e complicanze

La chirurgia di aumento del seno è una procedura chirurgica che sembra semplice ma il risultato estetico (quindi naturalezza della sede, del volume e della forma del seno e posizionamento corretto dell’areola) è legato NON SOLO ALL’ABILITA’ ed ESPERIENZA del chirurgo, ma anche alla reattività della paziente all’inserimento di un CORPO ESTRANEO. Molte migliaia di mastoplastiche additive ci sono in tutto il mondo ma QUANTE di ESSE sono naturali? Chiaramente bisogna rivolgersi a chirurghi plastici esperti nel settore e a strutture adeguate; ma non basta! Mentre in un altro intervento coma la RINOPLASTICA, è necessaria la sensibilità quasi artistica oltre che l’abilità del chirurgo, nella MASTOPLASTICA ADDITIVA bisogna fare i conti con la CONTRATTURA CAPSULARE. La capsula è una cicatrice che si forma SEMPRE intorno al CORPO ESTRANEO-PROTESI MAMMARIA!
Ma se 1) la protesi è troppo GRANDE, se 2) la sede di inserimento non è quella giusta, se 3) si è verificata anche una piccola emorragia senza che si siano utilizzati dei drenaggi, nel tempo si può verificare l’ISPESSIMENTO e la RETRAZIONE della CAPSULA FIBROSA PERIPROTESICA che può provocare, oltre a dolore, fastidi, anche una alterazione morfologica del seno e compromettere il risultato estetico dell’ intervento.
Raramente si possono verificare infezione, ipersensibilità o iposensibilità dell’areola o del capezzolo, dislocazione della protesi o formazione di pliche cutanee intorno all’impianto.
Per ridurre i rischi di complicanze è comunque fondamentale seguire esattamente i consigli e le istruzioni che vi darà il chirurgo prima e dopo l’intervento. Le fumatrici dovrebbero diminuire l’uso di sigarette perchè il fumo può aumentare il rischio di complicanze e ritardi di guarigione.

Visita pre-operatoria

La mastoplastica additiva è un intervento molto personalizzato che, come tale, necessita di un’accurata visita specialistica.
Durante la prima visita il chirurgo dovrà valutare la forma e le dimensioni del seno, dell’areola e del capezzolo e illustrarvi le possibili modificazioni di forma e di volume che la più moderna tecnica chirurgica mette a disposizione per il vostro caso.
Il chirurgo dovrà inoltre valutare il vostro stato di salute per escludere la presenza di alterazioni (quali pressione alta, problemi di coagulazione o di cicatrizzazione) che potrebbero influire sul risultato finale dell’intervento.
Prima dell’intervento riceverete istruzioni precise sull’alimentazione pre e post-operatoria, sull’assunzione di farmaci, alcool e sigarette.
Al termine della visita il chirurgo, d’accordo con voi, sceglierà la tipologia di protesi da utilizzare, la via di accesso più indicata (periareolare, dal solco sottomammario o dalla via ascellare) e il posizionamento corretto dell’impianto (sottoghiandolare o dual plane).
Le protesi utilizzate nella chirurgia di aumento del seno sono costituite da un involucro esterno di silicone e da un contenuto interno che può essere di gel di silicone.
Altre sostanze utilizzate in passato, come olio di soia o altro, sono state progressivamente abbandonate.
A seconda della forma del seno che il chirurgo plastico vuole ottenere si può scegliere una protesi rotonda oppure una protesi con profilo anatomico o a goccia.
Le protesi testurizzate sono invece un po’ più rigide ma oggi più utilizzate delle lisce perchè danno minore “rigetto” (cosiddetta contrattura capsulare) una volta inserite nella regione mammaria.
L’impianto di protesi mammarie non provoca né aumenta l’incidenza di tumore al seno, di malattie autoimmuni o di malattie del tessuto connettivo.
Anzi, è stata recentemente dimostrata una minore incidenza di tumore mammario in donne portatrici di protesi mammarie.
La maggior parte delle case produttrici garantiscono le protesi mammarie per circa dieci anni, dopo di che consigliano la loro sostituzione per evitare eventuali deformazioni o sgonfiamenti delle protesi dovuti all’uso prolungato delle stesse.
La sostituzione delle protesi può essere una questione di scelta personale (nel caso si voglia cambiare il tipo o la dimensione della protesi) o una necessità dovuta all’insorgere di complicanze (es. contrattura capsulare) e può avvenire a distanza di pochi anni o dopo 10-20 anni dall’intervento chirurgico.

L'anestesia

La mastoplastica additiva può essere eseguita in anestesia locale con sedazione (ciò significa che sarete sveglie ma rilassate e insensibili al dolore), in regime di day-hospital, oppure in anestesia generale con una notte di ricovero in clinica.

Le incisioni

Le vie di accesso maggiormente utilizzate nella chirurgia di aumento del seno sono dall’areola, dal solco sottomammario oppure dalla regione ascellare.
Le incisioni sono poco visibili in quanto rimangono nascoste, rispettivamente, lungo il contorno dell’areola o nelle pieghe cutanee dell’ascella o della mammella.
Le protesi non devono essere sempre inserite o SOTTOGHIANDOLARI o SOTTOMUSCOLARI.
In base alla distribuzione del tessuto adiposo sottocutaneo e alla entità della IPOTROFIA della GHIANDOLA MAMMARIA il chirurgo decide: o SOTTOGHIANDOLARI O SOTTOMUSCOLARI.
Il piano SOTTOMUSCOLARE è più comunemente conosciuto come DUAL PLANE, tecnica della quale si fa un gran parlare ma è conosciuta dagli anni 70.
La tasca deve essere allestita nella metà superiore del seno (QUADRANTI SUPERIORI) SOTTO il MUSCOLO GRAN PETTORALE, e nella metà inferiore (QUADRANTI INFERIORI) SOTTO il TESSUTO GHIANDOLARE.
In tal modo, la protesi può dare sia la proiezione giusta al seno che deve essere più evidente nella metà inferiore, sia essere nascosta sotto il muscolo SUPERIORMENTE evitando l’effetto “scalino” esteticamente molto spiacevole.
Negli anni si è vista una reazione CAPSULARE migliore a distanza utilizzando protesi testurizzate inserite SOTTOMUSCOLARI (DUAL PLANE).

Durata dell'intervento

L’intervento di mastoplastica additiva dura 1-2 ore e termina con una medicazione costituita da una fasciatura compressiva.
Il giorno seguente l’intervento si sfilano i drenaggi, si controllano le suture e si fa una nuova fasciatura che dura altri 2 giorni.
Dopo 3 giorni totali, si toglie la fasciatura e si indossa un reggiseno da ginnastica o da danza che non deve comprimere, falsandolo, il solco o piega mammaria.

Decorso post operatorio

Nelle 48 ore successive all’intervento di mastoplastica additiva dovrete rimanere a riposo.
A partire dal terzo giorno potrete riprendere a svolgere una vita normale evitando però attività faticose, saune, bagni turchi e l’esposizione al sole.
Nei primi due giorni potranno verificarsi gonfiore, ecchimosi e indolenzimento nella regione mammaria.
Dopo 4-5 giorni potrete riprendere la vostra attività lavorativa se non eccessivamente faticosa.
Per quanto riguarda la ripresa delle normali attività, dopo circa 7 giorni si pu? riprendere a guidare (per tratti non molto lunghi), giovani mamme con bambini piccoli devono stare attente a sforzi muscolari sia nel caso di inserimento sottoghiandolare che sottomuscolare ( ma chiaramente usare maggiore cautela in questo secondo caso).
Per attività sportiva io consiglio di aspettare circa 1 mese per quello che concerne metà inferiore del corpo e circa 3 mesi per riprendere con sforzi muscolari delle braccia, addome e torace.

Il risultato estetico

La mastoplastica additiva dà generalmente dei risultati molto buoni e di grande soddisfazione per la paziente e per il chirurgo che la esegue.
Il risultato conseguito è duraturo ma non può dirsi del tutto permanente perchè soggetto ai normali processi di invecchiamento del corpo e agli effetti della gravità.

Dottor Giuseppe Gensini - Chirurgo plastico in Roma

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